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Che cosa è diventata Roma negli ultimi dieci anni? È una porta spalancata su uno scenario meridionale prezioso quanto sgangherato o è la prima stazione verso il nuovo ordine europeo? Elena Stancanelli si smarrisce nella città eterna scoprendo la vitalità malinconica di una città allegramente provvisoria. Ne viene fuori un racconto a più voci in cui convivono baraccopoli e centri commerciali, protagonisti della scena artistica e teenager capaci di portare il proprio disimpegno verso inaspettati apici di sensualità, politici più o meno illuminati, prostitute, calciatori, migranti, zingari, picchiatori di destra e di sinistra, luoghi nascosti e luoghi incomprensibilmente graziati dal successo. Dalla Roma di Carmelo Bene e di Victor Cavallo a quella di Renzo Piano e Totti, dai quartieri malfamati ai centri residenziali che sembrano strappati a Beverly Hills, passando per sale da biliardo, sexy-shop, centri sociali, discoteche improvvisate... L'autrice intraprende un viaggio attraverso la memoria, l'arte, il nostro immaginario, ma soprattutto si mette in gioco affrontando a viso aperto la vita. Il risultato è un mosaico di narrazioni che fa dei tasselli mancanti il proprio punto di forza: non l'ingessata pretesa della totalità ma la totalizzante folgorazione di un'esperienza autentica.