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Tanti fotogrammi, come in un film, per una bellissima pagina di storia che ha per protagonisti i bambini degli anni Cinquanta, in un piccolo paese della Valtellina. Colpiscono teneramente la loro innocenza dei primi anni, la fantasia, la paura con cui si trovano ad affrontare il buio della notte, alimentate dalle storie che i "grandi" raccontavano per tenerli a bada. Un inizio quasi timoroso che lascia però presto il posto all'avventura legata al desiderio di scoprire, alle scorribande sugli alberi da frutta per soddisfare l'appetito della gola, ai giochi anche più spericolati all'aria aperta, che a volte sfociano nelle più inverosimili marachelle. Un libro che vi farà ridere e sorridere, ma vi farà anche riflettere. Perché quei bambini, tra fatti e personaggi, sono la luce in un paese che faticosamente cerca di crescere. Lo sono con la loro vitalità e la loro gioia, persino nel lavoro, iniziato molto presto, che è stata la base per una vita sana, onesta e laboriosa. Guardandoli, suggeriscono l'immagine di quei fiori di ciliegio così candidi, che promettono un delizioso frutto per l'estate.