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Dopo tanto rumore di mine, di raffiche di mitraglia, di scoppi di granate, dopo tante urla e tante preghiere, sull'antica frontiera è tornato il silenzio dei monti. Oggi è una frontiera di pace, una frontiera silenziosa. Nel 1915, all'inizio delle ostilità, il lungo confine tra Italia e Austria-Ungheria, dallo Stelvio al mare Adriatico, attraversava anche le montagne dal Passo Gavia al Monte Baldo. Nascoste tra le pieghe di questi monti, che dalle vedrette dell'Adamello calano fino agli ulivi e alle rocce assolate del lago di Garda, le testimonianze lasciate da quella guerra sono moltissime. Trincee, camminamenti, fortificazioni, gallerie, strade e mulattiere. Chi passa a volte non le nota neppure e, se le vede, non sempre ne capisce l'origine. Questo libro aiuta a capire quel che è successo in quei luoghi, nelle trincee dove intere generazioni persero la gioventù, spesso anche la vita. Alcune schede introduttive illustrano caratteristiche particolari e poco note: l a guerra aerea, le donne in guerra, l'acqua ai combattenti, la posta... Seguono oltre cinquanta itinerari che guidano i passi del lettore alla scoperta dei luoghi e della storia che li ha indelebilmente segnati.