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Venezia, estate 1600. Il giovane Rubens parte per Mantova al seguito del duca. Dai moli di San Marco un medico salpa per l'Africa, a caccia di una bestia-totem del mondo antico. Qualche anno più tardi, l'animale è al centro della Wunderkammer dei Gonzaga. Come si intrecciano gli eventi e le ricerche di questi uomini? Per quali ragioni i Gonzaga fecero del primo esemplare di ippopotamo giunto in Europa in età moderna un perno delle loro collezioni? Come può questo curioso animale riassumere in sé le origini più antiche della cultura mediterranea ed europea? Una maestosa opera d'arte sembra avere alcune intriganti risposte. In questa vicenda, ben dipanata da Marco Venturelli, l'uomo guarda dentro ai suoi modi di conoscere e impara a metterli in discussione: è infatti a partire da questo ippopotamo "mantovano" che, dal Seicento e ben oltre il tramonto del secolo dei Lumi, si svolge un vivace dibattito fra mecenati e uomini d'arte, fra naturalisti e avventurieri di tutta Europa. La caccia di un medico e l'opera di un celebre artista ci insegnano che è meglio appassionarsi alla sfida del dubbio, piuttosto che aggrapparsi ad improbabili certezze.