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Sullo sfondo di una Luzzara fascista, in cui la crisi economica del piccolo paese emiliano va di pari passo con le conquiste coloniali, il mugnaio Cristoforo Benedetti rivede quella che gli pare la sua lunga vita, in realtà poco più di sessant'anni, dal mulino natante sul Po a quello in muratura di Codisotto. Dai semi che ha piantato nascerà una nuova pianta? Le sue speranze ricadono sui figli maschi, anche se il giovane nipote Pietro possiede un carisma speciale. Ma la sorte gioca con la sua famiglia portando alternativamente tragedie e gioie così come ai suoi compaesani; per tutti la guerra cala come un velo troncando i progetti lavorativi, i sollazzi della gioventù, i sogni d'amore. Ma non è che un'interruzione: il Po torna a scorrere sempre uguale, il fiume ascolta e osserva i destini, le vite degli uomini e i misteri che si celano nelle loro case. Il fiume partecipa alle vicende del mulino di Luzzara e a quelle dell'officina dei Mantelli, agli amori di Serenella e Vera, cospira con i partigiani quando il paese viene occupato dai nazisti. E si chiede, come fa il mugnaio, cosa riserverà ancora la vita.