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Ad Albano Seguri (1913-2001) sono già state dedicate importanti mostre antologiche in prestigiosi musei e gallerie pubbliche. Il catalogo riproduce le opere di uno speciale omaggio nel centenario della nascita: l'esposizione di 13 sculture e oltre quaranta dipinti inediti realizzati negli anni Cinquanta, il periodo più felice della lunga carriera creativa di Seguri. Gli anni della doppia partecipazione alla Biennale di Venezia (1952 e 1956) e alla Quadriennale di Roma (1952, 1956, 1960 e 1965). Si tratta di una attenta selezione di opere che pongono l'accento su un momento di radicale cambiamento linguistico-espressivo, opere scelte fra la sua vasta produzione realizzata dal dopoguerra sino alla soglia degli anni Sessanta, attraverso un file rouge che parte dalla Biennale del 1948 toccando il periodo del neorealismo e dell'esplicito impegno civile e antifascista. Opere che raccontano un linguaggio nuovo per plasmare il corpo vivo della materia con la più libera immaginazione, anatomie sempre più stravolte ma in cui l'artista sa coniugare una stretta dialettica con l'antica artigianalità del mestiere: potenza plastica più ispirata carnalità.