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"Le mostre d'arte non dovrebbero occuparsi di riempire spazi, ma di necessità e urgenze". Questo è il principio di base che ha fatto dello svizzero Hans Ulrich Obrist il più popolare curatore di arte contemporanea. Obrist ha reinventato il museo sperimentando nuovi modelli curatoriali distinguendosi dai generici "organizzatori di eventi". Questo libro raccoglie una selezione di testi dal 1990 al 2006 con i quali il curatore presenta i saggi scritti in occasione di conferenze, mostre collettive e personali, che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e creato mostre ormai leggendarie (Hotel Carlton Palace, Cloaca Maxima, Cities on the Move, Do It, Utopia Station). Il libro contiene l'introduzione di Rem Koolhaas e due postfazioni di Daniel Birnbaum (direttore dell'ultima Biennale di Venezia) e Stefano Boeri (direttore della rivista Abitare). Hans Ulrich Obrist nasce a Zurigo nel 1968. Questo è il suo secondo libro in lingua italiana dopo "Interviste" (Charta 2003). Attualmente è co-direttore con Julia Peyton-Jones dell'exhibition program della Serpentine Gallery a Londra.