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Il Silenzio. Mistero, ricerca, bellezza, dolore. Tra questi termini, che sono ben più che parole, l'autore indaga una realtà che oggi abbiamo perduto ed è possibile ritrovare. Si serve di suggestioni musicali (Beethoven, Schubert, Paganini, Ravel...), letterarie (Dante, Leopardi, Pascoli, la Bibbia, i classici greci...), pittoriche (Caravaggio, Michelangelo, Lorenzo Lotto, El Greco, Munch...) come itinerari esperienziali attraverso cui attingere a questa realtà che nello stordimento di pensieri e costumi non è facile da raggiungere. Si pone domande su la vita, la morte, il dolore, l'amicizia, l'amore. Non cerca risposte pronte e immediate, anzi il testo pur breve condensa una serie incalzante di riflessioni e richieste a Dio sul suo silenzio vero o incomprensibile, oppure difficilmente udibile nel frastuono interno ed esteriore che ci circonda. Ma come si fa e ci riusciamo per davvero?. Con una prosa intensa, ricca di rimandi, l'autore ci porta - e porta sé stesso - in un viaggio alla scoperta o riscoperta di una dimensione che forse è vicina. Sarà un Silenzio-Persona che è accanto a noi, invisibile ma reale?