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Sono passati alcuni secoli dalle idee rivoluzionarie sulla "pubblica felicità" dei precursori del socialismo, e l'umanità è sempre in cammino per raggiungerla, confidando nella bontà di un'etica laica, basata sulla ragione, sulla giustizia sociale e capace di autoregolarsi e di autodefinirsi per una nuova sfida di civiltà. È venuto, quindi, il momento di ripensare la società all'interno della quale ci interessa vivere possibilmente felici, in armonia con la natura e con una bella rete di relazioni umane. È tutto nelle nostre mani: il desiderio di cambiare i nostri destini, la voglia di impegnarsi per un nuovo futuro dell'umanità e per ridisegnare, su basi decisamente federali, una nuova Unione Europea, un nuovo modo di stare insieme, con nuovi trattati e nuovi impegni, in cui trovi collocazione nella sua Carta dei Diritti Fondamentali, oltre alla dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia, anche il diritto alla felicità.