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Le poesie di Giulia Notarangelo, assidua frequentatrice dei "Lunedì letterari" del gruppo "La Vallisa" ormai da molti anni, sinora sono apparse solo in antologie e riviste, quasi per una ritrosia dell'Autrice a mettere a punto un suo personalissimo "libro", quale summa del suo iter letterario. È quindi con piacere che salutiamo questo La teca di cristallo, volume d'esordio di Giulia Notarangelo, che qui ripropone temi e stilemi usuali alla sua scrittura: gioverà subito dire che la poesia dell'Autrice è quasi sempre breve e incisiva (di solito pochi versi), come a voler condensare i sentimenti dell'anima, direi addirittura a prosciugarli. Il che certo è un segnale assai positivo in un'epoca in cui si tende a dilungarsi, a ripetere (non per nulla molti poeti oggidì fanno un uso eccessivo dell'anafora), e persino a lasciarsi andare ad un lirismo soffuso e mieloso. L'illuminazione breve (in questo senso possiamo avvicinare la poesia della Notarangelo all'haiku o al primo Ungaretti), le permette anche di tenersi lontana dalla retorica, dal porsi come donna-vate.