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"Una leggenda del Titanic" è un racconto lungo che mischia sapientemente il dato storico con quello fantastico, ricreando l'atmosfera tenebrosa in cui un Mefistofele decadente attenta alla virtù di un'innocente per i suoi scopi diabolici. Sorpresa e incredulità attraversano la folla accalcata sul molo di Southampton all'alba del 10 aprile 1912: il maestoso transatlantico pare non temere nulla, colossale e quasi sfrontato scivola con energia sulle scure acque dell'oceano. Fra i passeggeri, anche Carmelina Lococo, in arte Carmen Lokò, smaniosa di trovare affermazione sui palcoscenici scintillanti di una Brodway sognata e agognata da ogni soubrette della Vecchia Europa. Avvenente e scaltra, ma a volte ingenua come una ragazzetta di campagna quale è sotto il trucco e l'abbigliamento appariscente, sembrerebbe disposta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo, se una sorta di 'angelo custode' emerso dal suo passato più recente non le mostrasse che nulla può intaccare la purezza del suo cuore.