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Arnaldo Pedrazzi, in questo secondo volume de "La Rimini che c'è ancora", illustra tredici palazzi storici, che si aggiungono ai cinquantadue oggetto del primo volume, e altre costruzioni sopravvissute che continuano, comunque, a far parte del tessuto cittadino e quindi della nostra storia, evitando di parlare degli edifici religiosi ancora attivi nella loro funzione, per la ragione che su essi tanto, o forse tutto, è stato già scritto. "Vorrei ribadire ancora una volta - dice Pedrazzi - che quello che scrivo è per i curiosi e non per gli studiosi: io ho solo cercato, augurandomi di esserci riuscito, di ravvivare la memoria del nostro passato nella convinzione che questa sia l'anima della cultura e che dove non c'è memoria non c'è anima". Il volume è corredato da 355 fotografie, la maggior parte delle quali opera dell'autore stesso.