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Questo libro si colloca all'interno di un'ampia ricerca messa in campo dalla Scuola di Architettura di Bari attorno alla figura e all'opera di Paul Schmitthenner (1884-1972). In Italia si conosce ben poco di Schmitthenner, eppure il suo lavoro si mostra subito in tutta la sua complessità e ricchezza, audacia e parsimoniosa attenzione per il semplice e l'inapparente. Alla concezione sulla forma e al suo rapporto fondativo con le origini della costruzione si associa la particolare attitudine all'innovazione delle tecniche artigianali, sedimentate nell'alveo di quel mestiere che andava insegnando nella famosa "Stuttgarter Schule". Nell'esperienza di Schmitthenner la tradizione e la modernità si intrecciano continuamente senza mai distaccarsi da una legge dell'ordine delle cose, che ogni volta definisce la ragione della forma e l'appropriatezza della costruzione. Dall'ordinamento del processo, dalla razionalizzazione degli elementi e delle loro relazioni prende le mosse il titolo di questo libro: "artigianalità" e "tecnica" sono anch'esse dei concetti desueti, che potrebbero apparire anacronistici rispetto agli sviluppi della tecnologia e delle mode; ma considerare l'architettura a partire dalle sue origini significa ricucire lentamente il nostro operato con ciò che è essenziale e duraturo, con ciò che ha valore in ogni tempo e che spinge la forma a mutare, a risiedere rinnovata e con pregnante significatività nel nostro tempo.