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Il numero 2 del 2008 si apre con un saggio che restituisce i risultati della ricerca condotta da Mariano Fresta a Macerata Campania e Portico di Caserta sulla festa di Sant'Antonio Abate nel suo passaggio da evento folklorico a espressione della cultura di massa. Uno spazio particolare è poi riservato alla figura di uno dei maestri degli studi etnoantropologici italiani: Giuseppe Cocchiara, di cui si ripropone in "Retrospettive" una parte significativa de "La leggenda di Re Lear", un libro in cui il motivo novellistico centrale è ricondotto tanto all.ambito letterario quanto a quello demologico. E in "Repertori" Alessandro D.Amato si sofferma sugli studi pubblicati da Cocchiara negli anni Trenta intorno al tema delle superstizioni e delle sopravvivenze magico-religiose. Alla transumanza delle mucche podoliche che si svolge nel territorio della Murgia Materana, in Basilicata, si riferiscono le immagini di Gaetano Plasmati proposte in "Sequenze", mentre nella sezione "Storie" Aurora Lo Bue dà conto della sua ricerca sulla machi, sciamana-guaritrice che riveste un ruolo centrale nel sistema culturale e sociale mapuche in Araucania (Cile australe). Il fascicolo è completato dal racconto dell'esperienza vissuta in Albania da Paolo De Simonis, in occasione di un viaggio condotto per insegnare Dialettologia italiana a Scutari, e da note di lettura di Eugenio Imbriani sui libri finora usciti all'interno della collana "Imagines" diretta da Francesco Faeta e pubblicata da Franco Angeli.