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Attraverso un'accurata analisi dei contributi teorici e dei pochi ma significativi edifici, il presente saggio intende soffermarsi sull'opera dell'architetto olandese e monaco benedettino Dom Hans van der Laan (1904-1991), proponendo un quadro sintetico del contributo da egli offerto al dibattito architettonico del secolo scorso. Tra i molteplici temi affrontati nel lavoro di Van der Laan, il saggio si concentra sulla sua teoria proporzionale e in particolare sull'applicazione del Numero Plastico, sistema proporzionale messo a punto dall'architetto olandese. Prendendo atto della crisi dell'applicazione dei sistemi proporzionali nell'architettura del Novecento, Van der Laan indaga la proporzione non più nella sua dimensione simbolica ed estetica ma si spinge nella comprensione del valore percettivo-cognitivo che essa detiene. Intendendo la proporzione come veicolo per una cognizione razionale degli elementi e spazi architettonici, Van der Laan costruisce una vera e propria teoria dell'architettura, fondata sull'analisi scientifica dell'umana comprensione della realtà costruita.