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Fernando Pessoa visse una breve esistenza e molte vite, a cavallo dei due densi secoli in cui si è ridefinito il rapporto tra l'individuo e la società, assieme ai ruoli che ognuno è chiamato ad assolvere al suo interno. Pessoa reagì a questa trasformazione con l'ideazione degli eteronimi, vale a dire con la creazione di una moltitudine di personaggi con i quali moltiplicò la sua esperienza di letterato e di individuo del suo tempo. Per l'autore di questo saggio, l'ortonimo, i quasi eteronimi e gli eteronimi sono le chiavi che il poeta portoghese offre per decifrare la posizione dell'individuo di fronte alla società e per indagare la singolare e chiassosa solitudine che avvolge l'uomo moderno: con essi è possibile un dialogo che illumina ancora oggi il rapporto tra l'individuo e le tante identità con cui è invitato a venire a patti. Parini affronta così Pessoa non solo da un punto di vista letterario, ma come oggetto e matrice di ricerca sociologica. Un'affermazione della letteratura come fonte di ispirazione, suggestione e analisi per gli studi sociali.