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Uno dei tratti caratteristici della personalità di Michele De Lucchi è quello di affrontare, con eguale tensione creativa e spirito analitico, il progetto nelle sue multiformi connotazioni e nelle differenti scale. Egli, infatti, si occupa di disegno industriale, di progettazione architettonica, di grafica, di packaging, di fotografia, è docente universitario e, fin dalla giovane età, ha sempre amato dipingere. Il rapporto con l'industria è per De Lucchi il concreto e ideale referente, il legante risolutivo da cui trarre unità e controllo del processo progettuale, che si incanala in svariate direzioni: dagli oggetti di design ai lavori museali - la Triennale, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, gli allestimenti delle mostre alle Scuderie del Quirinale e l'organizzazione espositiva del Neues Museum di Berlino -, dagli spazi d'intrattenimento culturale ai progetti residenziali, ai progetti legati al tema del vivere e del sociale. Questo primo numero di "Vedute" è dedicato all'opera più recente di De Lucchi. Vengono qui presentati i disegni, gli schizzi che l'autore ama eseguire per fissare l'idea iniziale, la suggestione progettuale che avrà in seguito il suo definitivo sviluppo nell'opera compiuta, accompagnati da riflessioni critiche che puntano a mettere in luce le ragioni e le modalità attraverso cui ogni singolo lavoro prende forma.