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Il Palazzo Dell'Antella, detto anche degli Sporti, occupa gran parte del lato sud di piazza Santa Croce. La conformazione del prospetto potrebbe far pensare a un edificio costruito secondo un progetto unitario ma, dietro la facciata affrescata, si celano le strutture di più case aggregate nel corso dei secoli a partire dall'età medioevale. Le prime notizie delle case poste ai lati della piazza risalgono alla fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Nella Cronaca di Paolino Pieri, per esempio, nel descrivere l'alluvione del 17 marzo 1301, vengono menzionate le abitazioni delle famiglie Peruzzi e Manieri che furono costruite, insieme alle altre case del lato sud della piazza, con le prime lottizzazioni conventuali dell'ordine francescano tra il 1250 e il 1350. I frati Minori si erano insediati all'esterno delle mura cittadine in una zona isolata e paludosa che venne completamente bonificata e inglobata nella cinta difensiva detta "arnolfiana". La costruzione delle nuove mura, durata dal 1284 al 1333, aveva implicato una grande richiesta di manodopera che aveva spinto molti lavoratori a riversarsi dalle campagne in città e a concentrarsi nei "borghi", come il Burgus Sancte Crucis. Alla fine del mi' secolo Firenze, in piena espansione, era la quinta città d'Europa dopo Parigi, Venezia, Milano e Napoli, e nel 1338 aveva 100 mila abitanti, di cui 30 mila impiegati nel tessile. Le espansioni due-trecentesche, essenzialmente costituite da borghi e quartieri di case a corte-schiera per le nuove classi sociali, si svilupparono fuori dalla Porta de' Buoi e dalla Porta di San Simonis in corrispondenza dell'attuale via de' Benci, al di là della vecchia fossa della città dove si trovava anche la chiesa di San Jacopo che prenderà l'appellativo di "San Jacopo tra i Fossi". Questo toponimo, rimasto immutato nel corso dei secoli, indicava una porzione della zona intorno a Santa Croce, comprendente anche il lato sud della piazza stessa, dove si stabilirono le famiglie dei Del Barbigia, dei Biffoli, dei Dell'Antella, dei Guardi, dei Corsi e degli Alberti.