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"Tu eri un dono di Dio come diceva il tuo nome serbocroato: Bozidarka, Teodora, dono di Dio, appunto. Ma ci si può fidare di Dio? Esistono, nelle storie degli uomini, malevoli e infidi demiurghi che si divertono, con malignità, a ingannare i mortali". Senza promesse e senza giuramenti un uomo meticoloso e garbato e una donna caotica e imprevedibile si innamorano, vivendo insieme come se ogni giorno fosse solo l'anticamera di un perfetto sodalizio e il presente non riuscisse mai a esaudire le loro aspettative. Il tempo si distingue in case e traslochi, in viaggi e ritardi, in compromessi e concessioni, ogni giorno diverso dall'altro, ognuno con un proprio nome. Ma nella meraviglia di un caldo pomeriggio ligure si apre l'abisso di una notte sempre uguale, un deserto di cui non si conoscono i confini e che lentamente sommerge passato e ricordi. Eppure, fino all'ultimo, luce e ombra continuano a compenetrarsi, a battersi a vicenda. Un'appassionata lettera d'amore e due straordinari personaggi, che non hanno perso verità per essere stati reali.