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In occasione di un simposio sulle "Nuove Tendenze Letterarie in Sardegna", tenuto a Francoforte ai primi di maggio, Milena Agus ha scritto un testo in cui spiega come ha cominciato a scrivere e che cos'è per lei la scrittura. Quest'autrice così ritrosa, rivela qualcuno dei suoi segreti. Scrivere era un sogno di quando, bambina, soffriva di "impaccio motorio", cioè non sapeva fare niente di quel che facevano gli altri, e sperava di "rifarsi" con la scrittura. Scrive di nascosto, come se si vergognasse, cose vere e cose inventate, così mescolate che neppure lei le distingue più, e sta come un equilibrista sul filo sottile della finzione. Scrivere è la tana che si porta dietro. "Scrivo come mangio: mi abbuffo e poi mi pento che nel piatto non sia rimasto nulla". Parla del suo incontro con l'editore, con gli altri scrittori sardi, e poi della Sardegna "isola-grotta-tana", "la Sardegna di cui so ha un desiderio struggente e nella quale quanto si è partiti si vuole ostinatamente tornare".