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Tre saggi dello scrittore e cineasta francese, scritti nel 1971, di una straordinaria, preveggente attualità: uno scritto sul declino dell'economia, uno sull'ideologia in Cina, mentre il terzo, che dà il titolo alla raccolta, affronta la polluzione e la distruzione dell'ambiente, che sono ormai il nostro spettacolo quotidiano. "Una società sempre più malata, ma sempre più potente, ha ricreato il mondo come ambiente e scenario della sua malattia, come pianeta malato". C'è una cura alla degradazione? Debord crede di sì. Possiamo ancora scegliere, se siamo capaci di vincere la paura, di fidarci delle nostre forze e di rimettere in questione l'immagine del potere e del "progresso". L'idea di una necessaria "decrescita" si affaccia qui per la prima volta.