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"Esageriamo. Diciamo che ci fu un tempo, neanche tanto lontano, in cui vivevo con una mosca." Non è una metafora. Si tratta di una vera mosca, con la quale bisogna venire a patti, come sempre succede nella convivenza. E quando non ce la fai più, fuggire. Ma fuggire dove? Per esempio in montagna. Purtroppo il narratore non sa sciare. E davanti a lui scende una sciatrice... Il piacere, nei romanzi di Christian Oster, è anche questo: divertirsi alle spalle di un altro, tanto non siamo noi a non sapercela cavare né con una mosca né con una donna, né nell'amore né sugli sci. Ridiamo e voliamo sulla neve, e non siamo certo noi a precipitare a valle.