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«La sacra dottrina tradizionale dei cicli è stata da sempre e resta lettera morta per l'Occidente. Vano quindi, da parte di chicchessia, prodursi in definizioni solo risibili. Certo è che tali accadimenti, drammatici o non, fanno sì che la vita dell'uomo che li supporta cambi profondamente perché cambia la prospettiva con la quale egli considera la realtà che lo circonda e, soprattutto, cambiano i valori che si danno alla vita e il prezzo che si è disposti a pagare per la fine di essa. Così affiora la maestria. Ed è stato sempre così come si può evincere perfino dai detti della dottrina ermetica, in parte certamente antidiluviana e detta "sublime", anche se ormai quasi completamente persa, per la quale solo coloro che hanno ricevuto il cratere o vaso della sapienza possono e debbono gustare della conoscenza che si dispiega per chi è nato a tanto e a cui fa comprensibilmente eco il "O voi ch'avete li 'ntelletti sani" della Divina». (Dalla prefazione di Lucio Guidi)