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A sessant'anni dalla Liberazione e dalla fine della seconda guerra mondiale, un giovane di ventidue anni, Valerio Bonaretti, ha raccolto le straordinarie testimonianze di alcuni suoi concittadini che vissero in prima persona quei drammatici giorni. Ognuno di loro racconta di violenze, torture, fucilazioni. Ma emerge soprattutto dalle loro parole la necessità di ricordare, di trovare nella sofferenza il coraggio di continuare a vivere e di occuparsi delle vicissitudini quotidiane, portandosi dentro volti e sorrisi ormai spenti.