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Le pagine di questo volume sono una parte importante del percorso ricostruttivo nell'ambito della ricerca sulla politica ecclesiastica riformatrice dei vescovi nel Piemonte medievale, sia in senso teorico-storiografico sia in senso pratico-applicativo. Se si può parlare di riforma vescovile in Piemonte, e in particolare del consolidarsi dell'autorità ecclesiastica, questa è riscontrabile alla fine del secolo X e all'inizio dell'XI, quando i presuli difendevano la libertas della propria chiesa di fronte alle nuove iniziative romane che tentavano di imporre il primato della sede apostolica attraverso l'ingerenza nelle questioni locali. Accanto alla difesa delle autonomie, questi vescovi erano partecipi di uno spirito riformatore che guardava al modello della Chiesa imperiale, anch'essa attraversata in quel momento da ideali di riforma. A partire dalle singole figure dei presuli subalpini, l'autrice tenta di ricostruire gli elementi che concorrono al consolidamento dell'autorità ecclesiastica del vescovo, protagonista sin dal Medioevo di orientamenti riformistici.