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Questa mostra nasce da un felice dialogo tra istituzioni museali ed enti di tutela che si sono confrontati e misurati nel difficile campo della comunicazione a un vasto pubblico dei saperi scientifici e dei risultati della ricerca: il Museo della storia di Bologna, città la cui origine è etrusca, e il Museo Nazionale di Villa Giulia di Roma, il più importante museo della civiltà etrusca. Il gemellaggio tra queste istituzioni e la collaborazione con la cattedra di etruscologia dell'Università di Bologna hanno consentito di intraprendere un percorso condiviso, concretizzatosi in una duplice iniziativa: una mostra a Bologna e una a Roma, progettate unitariamente e virtualmente collegate per portare a Bologna capolavori del museo di Villa Giulia e, viceversa, far conoscere a Roma la realtà dell'Etruria Padana. Hanno contribuito a questo ambizioso progetto anche altre istituzioni, come il Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia, il Museo Nazionale Archeologico Cerite, il Museo Civico Archeologico di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna. Oltre ai consueti meccanismi di scambio delle opere tra musei, sono stati adottati sofisticati sistemi innovativi per riprodurre capolavori che non avrebbero mai potuto "viaggiare".