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La mostra "Max Klinger. L'inconscio della realtà" nasce dalla generosità e dalla sensibilità della professoressa Paola Giovanardi Rossi che, nel 2011, ha deciso di dare in comodato alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna l'intera sua collezione di incisioni del grande artista tedesco. Una collezione costruita con passione nel corso degli anni arrivando a contare 116 fogli, ovvero la quasi totalità dell'attività incisoria dell'autore nato a Lipsia, amico di Arnold Böcklin e amante dell'Italia. Tra questi fogli spiccano ben otto cicli completi, fra cui vanno ricordati Eva e il futuro, Intermezzi, Amore e Psiche e Un guanto. Capolavori con cui l'artista ha contribuito a innovare la concezione dell'arte tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, dando vita a visioni sospese tra passato e futuro e, come recita il titolo della mostra, fra inconscio e realtà, anticipando temi centrali del nascente metodo psicanalitico. La mostra, curata da Francesco Poli, noto esperto in materia, e dalla stessa Paola Giovanardi Rossi, è un'occasione unica per ammirare riunita assieme l'opera grafica di un artista di fama internazionale ancora troppo poco conosciuto in Italia. Sono le sale di Palazzo Fava affrescate da Ludovico, Agostino e Annibale Carracci ad ospitare il genio creativo di Max Klinger e la sua idea rivoluzionaria di "arte totale", per rendere conto della quale saranno esposti anche dipinti e sculture gentilmente concessi in prestito da importanti collezionisti privati.