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Questo libro viene pubblicato a un anno dalla prematura scomparsa di Susanna Damele a causa di un tumore contro il quale ha combattuto per diciassette anni. Il fratello Daniele, giornalista e scrittore, giunto alla sua ottava fatica, continua a scrivere sul profilo facebook di Susanna, come quando era in vita, per continuare quel dialogo con la sorella, quasi a voler esorcizzare la sofferenza e il dolore che ogni giorno si prova quando il destino si porta via i nostri cari. Da qui il libro che raccoglie alcuni significativi post e, successivamente, un'analisi sul rapporto con i social network, altro tema caro all'autore. La prefazione del saggio è a cura di padre Claudio Pighin, missionario pordenonese, mentre la postfazione è di don Fortunato di Noto, prete siciliano che si dedica all'antipedofilia in rete, entrambi sacerdoti con cui l'autore ha condiviso delle significative esperienze di vita sia dal punto di vista del volontariato sociale sia da quello professionale. È certamente un saggio da leggere che commuove e invita alla riflessione in un'epoca in cui la comunicazione corre veloce, specie on line.