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Nel 1819 sir Walter Scott pubblica "Ivanhoe" e, trentun anni dopo, William Makepeace Thackeray scrive "Rebecca e Rowena", un sequel del primo in chiave parodica. In questa nuova avventura Ivanhoe è sposato con la nevrotica Rowena ma, stanco della sua vita monotona, parte per la Francia dove incontra Riccardo Cuor di Leone intento a cingere d'assedio il castello di Chàlus. Durante la battaglia finale il re muore mentre lo stesso Ivanhoe è dato per morto. Qualche tempo dopo, guarito dalle gravi ferite, torna in Inghilterra travestito da monaco e vi scopre che sua moglie si è risposata. Nel pieno della guerra contro il successore di Riccardo I, Rowena è incarcerata e muore durante la prigionia. Subito dopo Ivanhoe decide di partire per la Spagna per cercare il suo primo amore, Rebecca. Sbarcato a Barcellona, partecipa alla "Reconquista", combattendo i mori e passando il resto dei suoi giorni con l'amata Rebecca. L'autore de "Le memorie di Barry Lyndon" e de "La fiera delle vanità" asseconda la sua vena satirica e scrive un sequel non autorizzato della celebre epopea cavalleresca scottiana, ponendola alla berlina e descrivendo un medioevo in cui i cavalieri feudali leggono il giornale e Riccardo I canta "Rule Britannia".