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La chiesa vecchia di Santa Maria Donnaregina a Napoli, eretta per volontà di Maria d'Ungheria, regina consorte di Carlo II d'Angiò, è l'esempio meglio conservato e meno modificato di un organismo ecclesiale di età angioina. Storia, origini e trasformazioni della chiesa e del monastero; la figura della regina Maria e il suo sepolcro scolpito dal senese Tino di Camaino; e poi l'originale architettura di questa chiesa monastica e la pittura napoletana del Trecento; la decorazione a fresco che ricopre le pareti e le opere d'arte che l'arricchirono nel corso dei secoli, prima della costruzione della nuova chiesa barocca che l'avrebbe sostituita; il magnifico soffitto rinascimentale in legno intagliato, dipinto e dorato e i pavimenti maiolicati, gli affreschi e le sepolture che non più soltanto la regina, ma ormai le varie badesse e i vari membri di alcune famiglie nobili napoletane vollero far realizzare nell'antica "chiesa della regina". A conclusione un'ampia bibliografia.