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Il soggiorno di sei mesi in Marocco (dal settembre 1938 al marzo 1939), viene consigliato a Orwell per ragioni di salute: il clima mite e secco dovrebbe infatti essere un toccasana per i suoi polmoni compromessi dalla tubercolosi. Questo periodo - certamente infelice, vissuto come un esilio o una quarantena - non ispirerà allo scrittore inglese romantiche descrizioni del deserto, o vibranti riflessioni politiche alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, ma cronache quotidiane che solo occasionalmente si arricchiscono di riflessioni antropologiche sugli usi locali e sulla gente. Proprio la povertà della popolazione e la feroce critica al colonialismo sono invece centrali in Marrakech, saggio politico che Orwell pubblica a esperienza conclusa sul New Writing, nel Natale del 1939.