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A più di 90 anni Alinovi ha preferito ripercorrere l'adolescenza e la prima giovinezza per ritrovare il filo della storia. Appena diplomato liceale, Abdon Alinovi, si associa al gruppo clandestino di giovani formato ad Eboli dal confinato Mario Garuglieri, fiorentino, compagno di carcere di Antonio Gramsci. La seconda guerra mondiale è arrivata alle porte della sua casa, con la fame, le bombe, le macerie: la battaglia della Piana di Paestum, crocevia sud-europeo della lotta al nazifascismo, è vista da vicino. Dalla "liberazione amara" comincia, gramscianamente, la "missione del politico"; a Napoli, al "Modernissimo e all'Egiziaca" il giovane Abdon prende 'lezione' ed è affascinato da un Togliatti tornato dall'esilio, artefice del governo nazionale coi grandi nomi dell'antica Italia: Benedetto Croce, Enrico De Nicola, Carlo Sforza, Giulio Rodinò, Pietro Mancini. L'arduo percorso per avviare una democrazia progressiva è vissuto da Alinovi con difficoltà e slanci. Tra Salerno e Napoli, "quattro ragazzi, meno di cent'anni tutti insieme" proveranno a costruire l'"intellettuale collettivo" che sollevi le classi subalterne al ruolo di protagonisti della storia.