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Il saggio intende mettere in rilievo la grande portata del messaggio di Giovanni Pascoli sia sul versante della poetica e della poesia in lingua italiana, sia, ancora, per quanto riguarda quelle in idioma latino, se è vero, com'è vero che Gabriele D'Annunzio, grande amico ed estimatore dell'artista romagnolo, definì di volta in volta, l'autore di Myricae, "il più grande poeta italiano dopo il Petrarca" e, inoltre, l'ultimo figlio di Virgilio" e "il più grande poeta latino che sia sorto nel mondo dal secolo di Agusto ad oggi".