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"Piero Gilardi inizia a realizzare i Tappeti-natura nel 1965, con l'intento di stimolare nella società futura la percezione sensoriale dell'ambiente naturale, riproposto attraverso 'dispositivi domestici' visibili e utilizzabili. Sono opere d'arte che rappresentano in modo realistico e meticoloso brani di paesaggio a grandezza naturale, sfruttando però le potenzialità espressive di materiali industriali come il poliuretano espanso e i pigmenti sintetici. In questo modo le certezze sensoriali ed esperienziali del fruitore vengono destabilizzate e relativizzate: l'oggetto è negato nelle sue caratteristiche materiali, mentre la riproduzione realistica continua a evocare un paesaggio fatto di luoghi, immagini e ricordi." (Gaia Bindi)