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"Roma 1952. Ettore Colla, un uomo piccolo e grassottello, con dei buffi occhialini tondi e un'aria assai poco bellicosa, si lancia all'improvviso in una guerra senza quartiere contro il realismo e in difesa dell'arte astratta. Alleati nella lotta i pittori "astrattisti": Burri, Capogrossi, Soldati, Vedova, Scialoja e molti altri, accompagnati dalla penna sorprendente e iniziatica del poeta Emilio Villa. L'arma scelta è una rivista dedicata, anima e cuore, alla causa dell'arte astratta. Così, nel giugno del 1952, esce il primo numero di quella che sarà una delle riviste più sofisticate e coraggiose del dopoguerra italiano: "Arti Visive". Nei sei anni della pubblicazione (chiusa nel 1958) vi saranno ospitati interventi dei principali critici e storici dell'arte italiani e internazionali, scritti sull'architettura e il teatro, l'arte primitiva e tanto altro ancora. Un'affascinante cronaca "in diretta" del tortuoso percorso del primo astrattismo in Italia. Arti Visive inaugura la collana "Anastatica" con la quale Gli Ori, e gli autori, tentano un esperimento editoriale. L'anastatica in digitale di tutti i numeri (18) della rivista, i cui diritti non sono detenuti da alcuno, è proposta esclusivamente in formato digitale, accompagna il saggio contenuto in questo volume."