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Da queste pagine di Emilio De Marchi esce un vivo ritratto della Milano di fine Ottocento che parte dalla malinconica poesia in dialetto di "Milanin Milanon" per arrivare alle visitazioni turistiche dei dintorni di Milano e della Brianza. De Marchi ci racconta l'ambiente sociale in cui ogni personaggio si muove, e ci viene descritto all'interno di una comunità omogenea e chiusa in sé stessa, il Milanin. Contemporaneamente propone il ritratto della Milano di fine secolo in cui alla chiusa comunità in cui tutti si conoscono e le vie si intrecciano, si accosta la moderna metropoli regolata dai principi della nuova morale borghese, il Milanon.