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"La mia cara figlia Angelica, non più celebre, ma divina...". Così iniziava una lettera che Agostino Catalani aveva inviato al Maestro Morandi che risiedeva a Senigallia. Era il 4 maggio del 1805 e Agostino, padre di Angelica, avrebbe raccontato del successo strabiliante, dei consensi entusiastici e dei doni magnifici che la giovane figlia, da pochi anni avviata al canto, stava ottenendo a Lisbona. Negli anni seguenti Angelica diventò una stella del bel canto, osannata dal pubblico, onorata dai sovrani, a volte criticata dalla stampa, ma sempre protagonista sulla scena dei teatri di tutta Europa, ammirata per la sua voce potente e per la sua bellezza. Questo è il diario immaginario di Angelica Catalani, costruito però su documenti autentici, dalle cui pagine è possibile seguire i trionfi e le delusioni di questa donna straordinaria che visse momenti importanti della storia, conobbe artisti di gran fama e uomini potenti, ma fu anche moglie paziente, madre amorevole e amante appassionata.