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Da settanta anni gli anconetani si interrogano sul più terribile dramma accaduto nella loro città durante la Seconda guerra mondiale: il bombardamento al rifugio delle carceri del 1° novembre 1943. Fino all'8 settembre, la popolazione si era cullata nell'illusione che Ancona sarebbe stata risparmiata grazie alla sua fama di città "antifascista, repubblicana, anarchica". Invece, dopo l'Armistizio, le truppe tedesche occuparono Ancona, e le squadriglie anglo-americane iniziarono i loro bombardamenti sulla città, colpendo in pieno il rifugio del carcere. Perché l'accanimento su Ancona? Come avvenne la distruzione del rifugio delle carceri? Quante persone vi avevano trovato rifugio? A che ora arrivarono le squadriglie che dovevano colpire il porto, il cantiere e la stazione ferroviaria? Quanti e quali tipi di aerei parteciparono al bombardamento? Quando scoccò l'ora della morte? A oggi, non esistono che risposte parziali a tali domande. Il presente volume ha lo scopo di sollevare il velo dietro il quale, per decenni, sono rimaste celate tante scomode verità.