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Il declino del movimento sindacale - profetizzato da Bruno Manghi nel suo "Declinare crescendo" - è riscontrabile oggi non tanto in termini organizzativi, quanto nel minor ruolo e incisività che i sindacati hanno in campo contrattuale e politico-sociale; una tendenza per molti osservatori ormai inarrestabile. L'evoluzione delle nostre economie, con le sempre più rapide e sconvolgenti innovazioni tecnologiche, e le relative conseguenze in un mercato del lavoro frammentato e globalizzato sembrano non lasciare scampo all'azione sindacale, costringendo il sindacalo a rifugiarsi nei "servizi", nella tutela individuale dei lavoratori e nella contrattazione aziendale. La tesi sostenuta nel presente volume vuole, al contrario, dimostrare che i cambiamenti strutturali in atto nei nostri sistemi economici possono essere una grande opportunità per il sindacato, a patto che questo imbocchi in modo strategico, in un'ottica di lungo periodo, la via della partecipazione. L'unica possibilità è cercare di "entrare nel gioco", vale a due essere in grado di condizionare il funzionamento dei meccanismi di accumulazione, produzione e distribuzione del sistema economico. Prefazione di Annamaria Furlan. Introduzione di Bruno Manghi. Contributi di Marco Carcano, Anna M. Ponzellini e Giannino Piana.