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"Uomini sotto il sole" è forse una delle più belle e tristi storie dell'emigrazione. E la storia della diaspora palestinese vista, vissuta, sofferta e raccontata da tre protagonisti che cercano di fuggire dai campi profughi della Cisgiordania, allestiti all'indomani della perdita della Palestina nel 1948, per arrivare in Kuwait, meta, allora, di tanti disperati in cerca di fortuna. Quando il romanzo fu scritto, l'Italia e il resto dell'Europa non erano ancora diventate l'approdo di tutti coloro che fuggono dalle guerre, dai regimi dittatoriali del Vicino Oriente e dall'Africa. Oggi il sacrificio di quei palestinesi, così bene rappresentati da Kanafani, rivive in ogni emigrante che insegue una nuova vita. Leggere questo romanzo ci potrebbe aiutare a capire meglio la difficile realtà che stiamo vivendo.