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Tra brugherie desolate, boschi solenni, montagne scabre e paludi misteriose, Anatole Le Braz rievoca creature e immagini indelebilmente incise nella nostra memoria più antica: l'elfo dei boschi che ammalia con grazia selvaggia chierici, nobili e briganti; il castello della Bella Addormentata nel bosco, sospeso dal gelo in un tempo irreale; l'ascia maledetta che appare e scompare come un magico amuleto; il cavallo di Margéot che sbuffa e scalpita, dopo cento e più anni, cercando il suo padrone morto di tristezza; le vecchie che pregano ai piedi dell'antica croce su cui fu crocifisso Dom Karis.