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Questo libro svela per la prima volta quale fu la vera Regina degli amori e se fu un'amante reale questa Regina Principessa, rimasta vedova del suo Re e spodestata dagli Spagnoli. Giovanna viaggiò molto, e non solo in Calabria, perché da Teramo a Bari, seguì sempre le orme della madre, alla quale non sopravvisse di molto, all'ombra del suo castagno dei cento cavalli di Sicilia. Fu così pronta per intraprendere l'ennesimo viaggio in Puglia, ma fu cotretta a fermarsi, colpita da una grave malattia che la trattenne nel letto di morte. Il suo viso, ancora bello e lucente, risplendeva per l'ultima volta sulle povere membra, rivestite del saio francescano e sepolte nel sarcofago reale a lei dedicato, nella della chiesa di S.Domenico Maggiore in Napoli. Sono queste le storie della Regina triste di Napoli, il cui dolore sembra ancora gridare la sua statua che invoca il cielo, nella chiesa di Sant'Anna dei Lombardi. E' un dolore visibile, quello urlato sul corpo di Cristo dagli Aragonesi di Napoli, in nome del Rinascimento, rubato dai Francesi e soffocato dagli Spagnoli.