Isabelle Des Baux. Vol. 2: L' addio alla corona e l'esilio in casa d'Este di Bascetta Arturo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Isabelle Des Baux. Vol. 2: L' addio alla corona e l'esilio in casa d'Este

  • Autore: Bascetta Arturo
  • Editore: ABE
  • Isbn: 9788872972663
  • Categoria: Storia d'europa
  • Numero pagine: 128
  • Data di Uscita: 04/03/2022
  • Collana: Le regine di Napoli
35,00 €
Esaurito

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Fatto è che una buona parte della biblioteca napoletana venduta da Isabella e da Germana si ritrovò nel Palazzo di Blois, reggia frequentata dalla giovane Germana de Foix, ex padrona dotale del mezzo regno di Napoli conquistato dai Francesi, che avevano ripescato l'antica linea di confine, risalente ai tempi degli Angioini. Per alcuni è a Blois che per volere del Re di Francia, e per accettazione del Re di Spagna, si sarebbe trasferita anche Isabella, prima di andare a salutare il figlio esiliato in Spagna, e poi di prendere la via di Ferrara. Così il Castiglione: - Quanti omini conoscete voi al mondo, che avessero tollerato gli acerbi colpi della fortuna cosí moderatamente, come ha fatto la regina Isabella di Napoli? la quale, dopo la perdita del regno, lo esilio e morte del Re Federico suo marito e di due figlioli e la pregionia del Duca di Calabria suo primogenito, pur ancor si dimostra esser Regina e di tal modo supporta i calamitosi incommodi della misera povertà, che ad ognuno fa fede che, ancor che ella abbia mutato fortuna, non ha mutato condizione.93 «Venne seppellita con magnificentissima pompa Isabella Regina di Napoli, già moglie di Federico, dove fu accompagnata da tutti i Principi Estensi, con altri gran Signori, insieme con la Nobiltà, e popolo di Ferrara», nella chiesa di s.Caterina Martire, il 22 maggio 1533, come scolpito sulla lapide: - D.O.M. Isabellae Reginae innocentis. Federici Aragon. Neapolis, Siciliae Régis relictae, quae hoc in sacro divae Catherinae Mart. Cenobio Ferrariae annum agens LXV, vivens volensq se tumulari iussit, funus hic est conditum. An. Sal. MDXXXIII. die XXII. Maij. V. 94 Erano trascorsi più di quarant'anni dalla morte del padre, fatto uccidere a Capodanno del 1492, dall'infame suocero. Se il vecchio Re avesse salvato la vita a Pirro, abdicando in favore di Federico e Isabella fin da subito, il Regno degli Aragonesi non sarebbe finito per metà a Carlo VIII, solo per ostacolare la riunificazione operata dagli Spagnoli.95 Né mancò lo zampino delle tre sorelle, Isabella, Ippolita e Clemenza, a fomentare la Francia, piuttosto che darsi nelle mani di Ferdinando Il Cattolico, il quale, raggirando l'ostacolo, sposò in seconde nozze Germaine de Foix e riacquistò per dote quello che non ebbe con la spada...

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