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Dagli orrori dell'avventura coloniale e fascista in Libia tra il 1911 e il 1931, all'immane tragedia contemporanea. Un classico del giornalismo storico riletto e riproposto, in una nuova edizione ampliata, per ragionare sulle vecchie ferite e sui legami con quanto avviene oggi nel Mediterraneo e nella nostra ex colonia. Una pagina oscura del passato italiano che vide deportazioni, bombardamenti, campi di concentramento e l'uso di gas proibiti dalle convenzioni internazionali. Ma i campi libici sono anche oggi una drammatica realtà, che l'autore racconta nelle pagine scritte per questa nuova edizione. «Purtroppo il presente richiama il passato e la Storia sembra si stia ripetendo sotto altre forme. Per questo ricordare è importante e aiuta, oggi più che mai, a comprendere ragioni e dinamiche di quello che accade tutti i giorni sotto i nostri occhi».