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Esiste un pensiero del comune? In capo a quale facoltà umana? Oggi la riflessione sulle alternative al capitalismo deve indagare la natura umana, messa a profitto. In essa scopriamo le condizioni di possibilità per riappropriarsi i beni comuni, qualora siano sottratti al potere dello Stato e al dominio dei mercati. Adoperando strumenti concettuali delle scienze naturali, della filosofia del linguaggio e della genealogia dei saperi, ricavati da Marx, dall'opera di Michel Foucault e dalla teoria psicoanalitica di Jacques Lacan, il libro affronta con piglio materialista quel groviglio di urgenti questioni del presente in cui si dà l'attuale modo di produzione. In esso sono scanditi due tempi tra loro intrecciati: uno in cui l'appropriazione del comune da parte del capitale mobilita l'insieme delle facoltà umane; l'altro in cui soggetti che resistono scrivono la storia dei conflitti e dispongono con gioia pratiche di liberazione. Questa storia può solo raccontarla una scienza del vivente che è immediata prassi innovativa.