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Cosa ha a che fare la Via degli Dei con Sibilla Aleramo, Diogene di Sinope, Lorenzino de' Medici, don Andrea Gallo, il famigerato feldmaresciallo Kesselring e Ugo il Grande di Toscana? Apparentemente nulla. Eppure è con loro che il lettore percorrerà centoventi chilometri fra Emilia e Toscana. Seguendo la Via degli Dei, un apprendista camminatore ci conduce attraverso boschi, antiche pievi e paesini di montagna, riscoprendo storie e leggende dimenticate. Alle prese con il suo primo viaggio a piedi, il protagonista si confronta anche con i suoi amori, le sue passioni e i suoi demoni, che assumono la forma di visioni fantasmagoriche e incontri inaspettati. Perché, come dice un misterioso personaggio all'inizio del libro, "non si è mai del tutto soli quando si cammina con se stessi". E da uno zaino da quaranta litri può uscire di tutto: anche una mamma ansiosa e un filosofo cinico. A metà tra il romanzo di viaggio e la satira di costume, questo libro è una passeggiata sentimentale nel cuore dell'Appennino. Una guida semiseria a uno dei percorsi pedestri più belli d'Italia.