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«Nel Centro Culturale Italiano Italytime, allestito nel West Village di New York, molte iniziative hanno incuriosito e appassionato il pubblico, non solo di origine italiana. Qui presentiamo questo testo su Pinocchio in cui si intrecciano tre sguardi, tre stili e tre modi di porsi sul palcoscenico. Ci siamo divisi il compito fra tre autori teatrali: Paolo Tartamella, Silvia Calamai ed io. Ciascuno di noi ha preso un episodio del libro di Collodi e l'ha messo in scena: Pinocchio alle prese con monete da seppellire e turlupinato dal gatto e la volpe, Pinocchio accudito e preso in giro dalla fatina dai capelli azzurri, Pinocchio irretito nel Paese dei balocchi. Pinocchio è saltato fuori disobbediente, ingenuo, egoista, pigro, bugiardo, ma anche amabile nel suo candore; allegro, vitale e generoso come l'ha inventato il suo autore e come viene ancora letto e conosciuto da tantissimi lettori nel mondo. Il libro di Collodi è uno dei libri più letti e ristampati dell'intera letteratura mondiale. Ci auguriamo che questo testo teatrale esorti a rileggere Pinocchio e a riflettere sui grandi temi che l'autore ci propone: il desiderio di paternità, il rapporto complesso e giocoso che può prodursi fra menzogna e verità, la voglia di creare un figlio, a costo di scavarlo in un pezzo di legno, la fuga dalla povertà, il sogno di un futuro migliore, l'inganno e la crudeltà dei forti sui più deboli, l'amore struggente e generoso di un uomo che riesce a trasformare un pezzo di legno in un bambino di carne e ossa.» (Dacia Maraini)