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Siamo in un momento storico delicatissimo in cui i problemi ambientali sono al centro dei nostri pensieri e delle nostre riflessioni. Ogni organizzazione, sia umanitaria sia economica, riflette sui danni che abbiamo creato all'ambiente e il tema energetico è dominante sia in politica sia in economia. È tempo insomma di salvare l'ambiente, la natura. Altrettanto urgente, tuttavia, è cambiare atteggiamento verso noi stessi, provando ad abbandonare un comportamento irriguardoso verso noi e gli altri. Il rispetto nei confronti di noi stessi e verso gli altri è altrettanto urgente e collaterale al rispetto verso la natura. Anche perché noi siamo natura. La verità è che noi occidentali consumiamo troppa energia, sia per la velocità supersonica con cui deprediamo il nostro tempo e la nostra memoria, sia perché, proprio per le continue rimozioni che scegliamo di compiere, siamo assaliti e divorati, di conseguenza, da conflitti interni e interpersonali, al punto da sentirei deprivati delle capacità di sentire, sperimentare e gestire la nostra esistenza. Ma come possiamo pensare di crescere e di partecipare intensamente alla vita se non abbiamo abbastanza energia? Il lavoro analitico di comprensione dei nostri condizionamenti e l'utilizzazione di tecniche centrate sul recupero e sull'incremento energetico, possono ristabilire il nostro equilibrio primario al punto da vivere una vita energicamente sostenibile.