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Le scienze umane mostrano un crescente interesse verso la dimensione relazionale e intersoggettiva. La relazione, nel recente passato, era stata pensata, esclusivamente, rispetto all'individuo e all'ambiente. Nuovi scenari si delineano, invece, nel ripensare la relazione, a partire dagli studi neuroscientifici; cosicché, essa non si confonde più con l'io né con l'altro, ma, si costituisce come dimensione terza. Il dialogo con il sapere teologico, poi, evidenzia come la relazione sia la dimensione costitutiva dell'uomo. La costruzione del nuovo umanesimo, pertanto, necessita dell'attenzione alle molteplici dimensioni umane. Nell'incontro con Gesù, Dio dell'uomo, infine, l'uomo stesso può pensarsi in una prospettiva salvifica. È l'identità di Gesù, in quanto figlio, a rivelare, infatti, che l'identità umana non è assoluta autonomia individuale, ma un continuo riceversi dall'Altro. È alla luce dell'Altro che l'io si percepisce, si delinea e si comprende.