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La IX epistola delle Heroides di Ovidio si pone come trattazione originale e autonoma nella tradizione letteraria del personaggio di Deianira. Il contrasto tra realtà e percezioni individuali dà origine a una composizione critica e vibrante che esprime con estrema chiarezza le sensazioni, le delusioni e i timori dell'animo femminile. La condizione di Herculis uxor, a un certo punto, diventa davvero difficile e troppo gravosa da sostenere e allora il mondo interiore e i sentimenti prevalgono sulla ragione e sul senso del reale. Deianira viene sconvolta da moti di irrazionalità che la costringeranno a una situazione di profonda sofferenza, fino a morire. Nel IX libro delle Metamorfosi Ovidio ci offre un quadro molto più conciso e schematico della vicenda tralasciando volutamente la riflessione e l'approfondimento psicologico. Ne emerge un carattere monocromatico e meno sfumato, in cui prevalgono furor, impeto e passione. In entrambi i casi Ovidio propone, seppur in maniera diversa, una lettura del mito tutta personale, realistica e decisamente coinvolgente che certo favorisce nel lettore una consapevole e sincera partecipazione emotiva.